Esercitazione in classe
Calcola area e perimetro
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ASSONOMETRIA MILITARE
- esercitazione in classe
Esaedro pag 144 n. 2- calcolo area laterale e studio delle scritte
ASSONOMETRIA ISOMETRICA
ASSONOMETRIA CAVALIERA
L'assonometria cavaliera, così denominata perché attribuita a Bonaventura Cavalieri, insigne matematico e allievo di Galileo Galilei, è un tipo di assonometria obliqua in cui uno dei tre piani del sistema di riferimento è parallelo al piano di proiezione (detto anche quadro). Viene detta militare o frontale a seconda che il piano di proiezione sia orizzontale (xy) o verticale (xz o yz).
Siccome due assi del sistema di riferimento xyz sono paralleli al quadro, le loro proiezioni ne mantengono vera forma e misura. Un'assonometria cavaliera può essere quindi solo isometrica o dimetrica. L'assonometria cavaliera isometrica si ha quando la direzione del centro di proiezione è inclinata di 45 gradi rispetto al quadro.
L'assonometria cavaliera viene utilizzata di frequente a motivo della sua facilità di costruzione.
Le immagini prodotte dall'assonometria cavaliera risultano però innaturali per l'occhio umano. Per questo motivo si usa ridurre (solitamente di metà) le misure relative all'asse perpendicolare al quadro. Un'assonometria cavaliera che non utilizza la riduzione dell'altezza, né della minima profondità, viene detta rispettivamente: "Cavaliera militare rapida" o "Cavaliera frontale rapida". Un'assonometria può essere rappresentata anche con la sola minima profondità in riduzione.
PER CASA
DISEGNARE L'ASSONOMETRIA ISOMETRICA DELLA SCALA A QUATTRO GRADINI SU FOGLIO FABRIANO F4 usare matita 2/3 H e ripassare con matita HB (vedi filmato) BUON LAVORO3A-3B MOIANO
la prospettiva
La proiezione prospettica fa parte dei sistemi di rappresentazione grafica. Come l’assonometria permette di ottenere una visione “d’insieme” dell’oggetto ma più realistica rispetto alla prima perché ripropone l’immagine che vede effettivamente il nostro occhio. Un disegno in prospettiva, infatti, è come una fotografia di un oggetto: per questo è molto utilizzata nella fase progettuale per comunicare l’idea del progettista. Per contro, manca di precisione: non è possibile, infatti, conoscere le reali misure dell’oggetto partendo da una prospettiva, esattamente com’è difficile definire l’altezza di una costruzione guardando una sua fotografia. I raggi di proiezione in questa rappresentazione convergono verso un punto detto punto di fuga e le dimensioni degli oggetti diminuiscono man mano che si avvicinano a questo punto (effetto lontananza). A seconda della posizione da cui osserviamo gli oggetti abbiamo due visioni diverse a cui corrispondono due sistemi di rappresentazione: la prospettiva centrale e accidentale.
La prospettiva centrale
Questa rappresentazione mostra l’oggetto come se lo vedessimo frontalmente. Nella prospettiva centrale:
- il prospetto non subisce deformazioni, tutte le linee parallele tra loro rimangono parallele.
- le linee di profondità convergono verso un unico punto (P) detto punto di fuga.
Questa rappresentazione è molto semplice da realizzare ed è quella che impareremo a disegnare. Si presta per visualizzare monumenti, stanze e oggetti non complessi ma offre una visione statica.
In ogni prospettiva sono presenti:
- il piano di terra che rappresenta il suolo;
- un quadro prospettico sul quale si forma l’immagine in prospettiva;
- la linea di terra ovvero la retta che si genera dall'intersezione tra il piano di terra e il quadro prospettico;
- il punto di vista che simula la posizione dell’occhio da cui si guarda;
- il punto principale (P.P.) che è la proiezione del punto di vista sul quadro.
- la linea dell’orizzonte ovvero la retta parallela alla linea di terra che corre all'altezza dell’occhio di chi guarda.
Disegna la Grande Arche con la prospettiva centrale